«I concerti che si sono svolti allo stadio Santiago Bernabéu non richiedono il rilascio di una licenza municipale, ma il conferimento di un’autorizzazione amministrativa che, in ogni caso, viene concessa ai promotori musicali di ciascun evento dall’Area di Spettacoli Pubblici e Attività Ricreative della Comunità di Madrid, in conformità alla Legge 17/1997, del 4 luglio, sugli Spettacoli Pubblici e le Attività Ricreative della Comunità di Madrid. Tutti i concerti svoltisi allo stadio Santiago Bernabéu hanno ottenuto tale autorizzazione, concessa in ogni caso dalla Comunità di Madrid a ciascuno dei promotori di ogni evento», si legge nel comunicato.
Secondo quanto riportato dal quotidiano spagnolo El Confidencial, i residenti avrebbero informato il giudice che il club starebbe operando nello stadio con una licenza scaduta dal 2001. Un’accusa che, a quanto pare, è stata avanzata dall’Associazione contro società e il Comune di Madrid a causa del rumore, giudicato troppo elevato, dei concerti.
Infatti, se tale accusa fosse veritiera, oltre alla condotta del club sarebbe da punire quella del sindaco José Luis Martínez-Almeida e il suo assessore di fiducia, Borja Carabante. La posizione dei due è già abbastanza in bilico per quanto riguarda le concessioni garantite al Bernabeu in ottica concerti, con il magistrato Mónica Aguirre de la Cuesta, coinvolta anche in questo caso, che ha già respinto per ben due volte le istanze difensive di sindaco e assessore.
In conclusione, il Real Madrid ha voluto ribadire la sua volontà di lavorare affinché l’attività del club possa coesistere in modo rispettoso con il vicinato: «Il Real Madrid lavora attivamente, insieme alla Comunità di Madrid e al Comune di Madrid, per garantire la sostenibilità e la convivenza, affinché le attività dello stadio Santiago Bernabéu si svolgano nel pieno rispetto, non solo della legalità, ma anche dell’ambiente e dei residenti della zona. Il club si rammarica che l’Associazione di Quartiere dei Danneggiati dal Bernabéu, oltre a ignorare lo sforzo del Real Madrid per garantire gli interessi di tale collettivo, diffonda in modo malizioso e consapevolmente falso, di fronte agli organi giurisdizionali e all’opinione pubblica, informazioni assolutamente contrarie alla verità».