In un clima infiammato dal dibattito, l’iter per lo stadio del Milan nell’area San Francesco a San Donato Milanese procede a ritmo serrato. A distanza di neanche una settimana dalla costituzione del Comitato per l’Accordo di programma, sta prendendo quota anche la trafila per la Valutazione ambientale strategica (Vas).
Si tratta – secondo quanto riportato da Il Cittadino – di un passaggio previsto dalla legge che deve essere compiuto all’interno della complessa partita burocratica di cui fanno parte il Comune di San Donato, Regione Lombardia, Città metropolitana e le Ferrovie dello stato.
La Vas verte sull’elaborazione di un rapporto ambientale in cui verrà valutato l’impatto dell’opera che in questo caso è un impianto da 70mila posti di rilievo internazionale corredato da una serie di attrattive. Dopodiché il procedimento della Vas prevede una fase dedicata alle consultazioni, a seguire la valutazione complessiva, nonché la definizione di un parere motivato e il successivo monitoraggio.
Si tratta di passaggi obbligati per dare il via libera alle grandi opere che possono avere degli effetti significativi sull’ambiente, soprattutto nel caso, in cui sono necessarie anche delle varianti agli strumenti urbanistici. In ogni caso, nella fase in cui il Comune di Milano è ancora in attesa del responso di Milan e Inter riguardante il progetto di WeBuild che riguarda la ristrutturazione di San Siro, l’amministrazione di Francesco Squeri sta tirando dritto sulla strada imboccata tenendo conto che la staffetta è quella definita dalla normativa e che richiederà comunque intorno ai 18 mesi di tempo.