L’Europeo che sta per terminare è stato caratterizzato secondo la maggioranza degli opinionisti da un calcio noioso. La finale sarà Spagna–Inghilterra, ovvero le due nazionali espressioni dei migliori campionati nel continente, a conferma che quando si importano campioni veri, anche i giovani locali ne traggono beneficio e non maleficio (fu così anche per la Serie A e la nazionale italiana nei decenni passati).
Le due semifinaliste, sconfitte di misura, ovvero Francia e Olanda, sono invece nazionali espressioni di tornei che, PSG a parte, esportano i migliori talenti e non li importano. Quasi a significare che non esiste un cura predefinita ma che l’importante, come analizzato in un precedente appuntamento di questo editoriale, è non trovarsi a metà del guado come invece sembra essere
Tornando alla qualità del gioco visto in Germania soltanto la Spagna ne ha evidenziato un livello notevole, mentre le altre semifinaliste sono state abbastanza deludenti sotto questo punto di vista. La Francia, tra le grandissime favorite della viglia, è giunta sino alle semifinali segnando soltanto tre reti e per di più due su autogol di giocatori avversari e uno su rigore. Lo stesso dicasi per l’Inghilterra che nella fase a eliminazione ha dovuto passare per supplementari e rigori nonostante il materiale tecnico e disposizione. Non a caso non sono state poche le polemiche in patria per la qualità di gioco espressa.
E anche l’Olanda non solo è stata una lontana parente di quella di Gullit e Van Basten che trionfò in Germania nel 1988, ma anche una lontanissima di quella di Cruyff, Van Hanegem, Krol e compagnia che incantò il mondo 14 anni prima sempre in quegli stadi.
Niente spettacolo da EURO 2024 alla Copa America
Sull’altra sponda dell’Atlantico anche la Copa America che si sta giocando negli Stati Uniti (la finale sarà Argentina–Colombia) ha lasciato molto a desiderare sul piano del gioco, con la superfavorita Argentina che stava per essere eliminata ai quarti del modesto Ecuador (l’albiceleste di Messi si è qualificata ai rigori) e il Brasile di Vinicius è giunto secondo nel girone iniziale alle spalle della Colombia e poi è stato eliminato ai quarti dal sempre ostico Uruguay.
Su entrambe le sponde dell’oceano in particolare i campioni più celebrati per diventare i simboli del calcio quali per esempio Mbappé e Vinicius hanno deluso in modo significativo e sono apparsi stanchi.
E per quanto concerne gli Europei chi sosteneva inizialmente che la mancanza di un gioco più spumeggiante fosse legata all’allargamento 24 squadre introdotto nel 2016 (e quindi all’ammissione alla fase finale di squadre dal valore tecnico non eccelso) si è dovuto poi arrendere negli ottavi e poi a seguire quando la qualità del gioco non si è mai innalzata.
Questo, va precisato, non inficia il successo della kermesse da un punto di vista economico, con stadi pieni e tifoserie nazionali che hanno invaso la Germania in…