La debacle del calcio italiano nei playoff di Champions League non ha scusanti a livello tecnico: nonostante le avversarie di Atalanta, Juventus e Milan fossero squadre al di fuori dei cinque maggiori campionati europei (Inghilterra, Spagna, Italia, Germania e Francia), due dei club più blasonati della Serie A e con i maggiori budget di spesa e la vincente dell’Europa League dello scorso anno (nonché squadra ancora in lizza per lo scudetto) non sono stati capaci di eliminare nell’arco di 180 minuti due squadre della Eredivisie olandese (Feyenoord e PSV Eindhoven) e un club della ancora più mediocre lega belga, il Brugge.
Con l’aggravante per i rossoneri di non avere centrato l’obiettivo nonostante incontrassero una squadra che, quarta in classifica nei Paesi Bassi, non aveva praticamente l’allenatore (il coach Brian Priske era stato esonerato alla vigilia del match di andata) e alla quale proprio la società di via Aldo Rossi aveva sottratto il giocatore più forte (Santiago Gimenez) proprio prima del doppio confronto di Champions League.
La conseguenza più immediata è che l’Italia d’ora in poi potrà contare solo su quattro squadre nelle competizioni europee, Inter, Fiorentina, Lazio e Roma, e quasi sicuramente non potrà conservare per la prossima stagione il posto extra (il quinto) in Champions League. L’Inghilterra pare ormai inarrivabile nel ranking UEFA e la Spagna, con ancora sei club nelle coppe, sembra ormai aver tracciato un solco non più colmabile dalle nostre società.
La ricaduta nel medio termine invece sarà più complessa, soprattutto per Juventus e Milan. Vista la classifica del campionato, bianconeri e rossoneri, dato che non sono riusciti ad aiutare loro stessi sul tema posto extra in Champions League, rischiano notevolmente di non prendere parte alla massima competizione europea il prossimo anno, con evidenti danni economici per i propri bilanci. L’uscita dell’Atalanta è anch’essa difficile da digerire a livello tecnico: non basta l’errore arbitrale dell’andata per giustificare una eliminazione da una squadra mediocre e soprattutto il primo tempo horror di Bergamo.
Nello stesso tempo va notato però come il flop dei bergamaschi potrebbe avere conseguenze importanti sul prosieguo della stagione italiana: nella lotta per lo scudetto il Napoli e l’Atalanta non hanno più impegni in altre competizioni (i partenopei di Antonio Conte non si erano qualificati per l’Europa ed entrambe sono fuori anche dalla Coppa Italia) invece l’Inter, che martedì deve disputare il quarto di finale con la Lazio in Coppa Italia, avrà quantomeno da giocare anche gli ottavi di Champions League. Inoltre l’urna di Nyon è stata abbastanza benevola con i nerazzurri, visto che ha ammassato dall’altra parte del