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De Siervo confermato AD: Lotito incassa un’altra sconfitta. È l’alba di una nuova era per il calcio italiano?

La Lega Serie A con l’assemblea di ieri ha delineato per intero il governo che in teoria dovrebbe guidarla sino al 2028: dopo l’elezione del presidente

, infatti, ieri sono stati eletti Luigi De Siervo come amministratore delegato oltre ai quattro consiglieri di Lega e al consigliere indipendente. Qui di seguito la nuova struttura:
  • Ezio Simonelli, presidente;
  • Luigi De Siervo, amministratore delegato;
  • Claudio Fenucci (ad Bologna), Tommaso Giulini (presidente Cagliari), Luca Percassi (ad Atalanta) e Paolo Scaroni (presidente Milan): consiglieri;
  • Lamberto Tacoli: consigliere indipendente.

Limitandoci alle due figure apicali il nuovo il presidente Simonelli venne votato nell’assemblea del 20 dicembre scorso dalle 14 squadre del fronte delle big  e ha sostituito il lotitiano Lorenzo Casini.

Invece per l’amministratore delegato l’assise dei presidenti della Serie A ha scelto la continuità: De Siervo, il manager uscente in quella posizione dal 2018, ha conservato il suo scranno sostenuto anche qui dal fronte delle big e sconfiggendo l’ipotesi Nicola Maccanico, candidatura sorta all’ultimo momento e supportata dalla fazione facente capo a Claudio Lotito e a Aurelio De Laurentiis.

Il tandem composto dal patron della Lazio e da quello del Napoli è quindi andato incontro a una doppia sconfitta sonante in questo snodo cruciale della stanza di comando del calcio di Serie A (terza se si considera anche la prossima elezione da parte delle massima serie di Gabriele Gravina nel ruolo di presidente federale).

E, secondo numerosi osservatori, questo potrebbe essere visto come l’alba di una nuova era all’interno del nostro massimo campionato.

Quel che è certo è che non è un caso se De Siervo ha ottenuto i voti delle società che prima avevano candidato Gravina quale presidente delle FIGC (l’elezione sarà il 3 febbraio ma il numero uno uscente è il candidato unico) e poi la nomina di Simonelli a presidente di Lega. E queste sono:

  • Atalanta;
  • Bologna;
  • Cagliari;
  • Como;
  • Fiorentina;
  • Genoa;
  • Inter;
  • Juventus;
  • Lecce;
  • Milan;
  • Monza;
  • Parma;
  • Roma;
  • Udinese;
  • Venezia.

La vittoria di De Siervo, oltre a premiare ovviamente il lavoro svolto dal manager dalla sua insediatura nel 2018, come più volte spiegato su queste pagine, ha avuto anche quello della continuità: numerosi club hanno scelto di non rivoluzionare in toto i vertici della organizzazione dopo avere eletto un nuovo presidente preferendo non modificare l’altro vertice apicale. D’altronde, seppur tra non poche difficoltà, va riconosciuto al manager toscano di essere riuscito a tenere dritta la barca in termini di ricavi per la Lega soprattutto sul fronte dei diritti tv (considerando le problematiche delle emittenti e in generale del calcio italiano, si è rimasti comunque sopra i 900 milioni di euro annui limitando le perdite per i club) ma anche in termini di sponsorizzazioni, con la crescita delle cifre nelle ultime stagioni. Oltre all’ingente sforzo sul fronte della…

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