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Intervista a De Siervo: dalle infiltrazioni malavitose nelle curve alla lotta contro la pirateria, i piani e i progetti della Lega Serie A

Amministratore delegato della Lega Serie A dal 2018, Luigi De Siervo in questi anni al vertice dell’associazione dei club del massimo campionato italiano ha vissuto l’evoluzione di un settore industriale diventato sempre più complesso: dal rallentamento nel mercato dei diritti televisivi al problema della pirateria passando per l’esportazione del calcio italiano all’estero, dovendo contrastare la concorrenza delle altre leghe europee.

In questa intervista a tutto campo a Calcio e Finanza il manager ha spiegato tutti i piani della Lega su ogni punto e tema, iniziando da quello più strettamente di cronaca: le infiltrazioni malavitose nelle curve italiane che minano le basi e la sicurezza del sistema calcio oltre che arrecare un danno di immagine enorme a livello nazionale e internazionale.

«Infiltrazioni malavitose nelle curve? Le società sono state lasciate sole: ora il riconoscimento facciale negli stadi»

Domanda. L’indagine sul tifo organizzato di Inter e Milan ha svelato i rapporti degli ultras con la criminalità organizzata e il loro coinvolgimento in affari illeciti. Una cosa che – per le modalità in cui è venuta a galla – sembra essere stata fatta alla luce del sole. Di chi è la colpa dell’immobilismo nei confronti di questa situazione?

Risposta. «Sul caso specifico vorrei evitare di dare giudizi sommari, le indagini sono ancora in corso, ma da quanto emerso è palese che nelle curve si fosse infiltrata da tempo la malavita che gestiva indisturbata varie attività criminali tra cui lo spaccio di droga. Il mondo del calcio ha denunciato pubblicamente da anni come gli stadi siano divenuti oramai una “terra di nessuno” dove regna l’illegalità. Basta fare una ricerca per ritrovare decine di dichiarazioni pubbliche al riguardo. Si pensi che alcuni Presidenti, che hanno intrapreso una battaglia costante contro queste frange malate della tifoseria, vivono sotto scorta da anni. È ridicolo pensare che questa responsabilità possa essere attribuita al mondo del calcio. Le Società sono state lasciate sole e senza strumenti per affrontare un problema enorme con gravi ripercussioni reputazionali e conseguenti perdite economiche».

Luigi De Siervo (foto Insidefoto)

D. Si parla di club in balia di organizzazioni criminali e Società vittime e lasciate sole. Cosa pensa che possa fare lo Stato per intervenire in maniera concreta sotto questo aspetto? Quali sono – se ci sono – le colpe dei club?

R. «Il calcio è patrimonio del Paese ed evidentemente necessita dell’aiuto costante e consistente delle Forze dell’ordine per riuscire a liberare le curve dai malavitosi. Le squadre, per proprio conto, dopo aver sostenuto ingenti costi per installare i tornelli di accesso, per adeguarsi alle normative sul biglietto nominativo e aver pagato direttamente il servizio steward dentro lo stadio sono disposte a investire ancora per dotare tutti gli stadi di Serie A di impianti di riconoscimento facciale e telecamere in…

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