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The Bad Guy 2: la recensione della serie Prime Video

È bene dirlo senza mezzi
termini: la seconda stagione di The Bad Guy,
disponibile su

dal 5 dicembre e ancora una volta
diretta dal duo
Giuseppe G. Stasi e Giancarlo Fontana
, conferma e
supera le aspettative, offrendo un’avvincente seguito della storia
di
Nino Scotellaro
, ex magistrato diventato spietato malavitoso.
Con il suo mix di riferimenti al cinema d’azione anni ’90 e un
profondo radicamento nella realtà italiana, la serie si impone come
uno dei prodotti più interessanti del panorama televisivo
contemporaneo.

Un omaggio al grande
cinema e alla cultura pop

Era chiaro dall’inizio
che The Bad Guy fosse un prodotto creato da chi ama
il cinema. La passione dei registi per maestri come Tony Scott,
Michael Bay, John Woo
e Quentin Tarantino permea ogni
episodio, donando alla serie una dimensione cinematografica che la
rende unica. A questi riferimenti si aggiungono influenze pop e più
contemporanee che danno alla serie il suo tono così specifico: c’è
dramma e emozioni forti, ma anche ironia, gusto per il grottesco e
commedia. Nino Scotellaro è proprio un Walter White che affronta
una sua discesa del suo personale inferno per trasformarsi in

Balduccio Remora
, senza via di ritorno.

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The Bad Guy 2 Luigi Lo CascioThe Bad Guy 2 Luigi Lo Cascio
The Bad Guy 2 Luigi Lo Cascio – Foto Cortesia di

Un protagonista
sempre più complesso

La seconda stagione
riparte esattamente dal punto in cui si era conclusa la prima: Nino
(Luigi Lo Cascio) si trova faccia a faccia con il suo nemico
giurato,
Mariano Suro
(Antonio Catania). Ma la vendetta deve
attendere. L’archivio, una cassetta contenente prove
scottanti di rapporti tra Stato e mafia, diventa il fulcro della
trama
. Nino è sempre più combattuto tra il richiamo della sua
vita precedente, rappresentata principalmente da Lui e Leo, e la
crescente attrazione per il potere e il controllo che il suo nuovo
ruolo gli offre. Questa evoluzione è esplorata con grande
attenzione e consapevolezza: vediamo un uomo che, nonostante tutto,
sembra ancora lottare per qualcosa di giusto, anche quando le sue
azioni raccontano il contrario.

The Bad Guy (s):
Stefano Accorsi è la grande novità

Tra le tante sorprese di
questa stagione, spicca Stefano Accorsi nel ruolo di

Stefano Testanuda
, agente segreto dalla moralità ambigua e
dall’aspetto fuori dagli schemi. Con capelli biondi e un’aria
glaciale, Accorsi si diverte e diverte, rendendo il suo personaggio
una scheggia impazzita: la sua entrata in scena è già un momento
iconico. Si è forse sempre detto troppo poco della bravura di
Accorsi, relegato per chiari meriti estetici troppo spesso al
“bello della storia”: Stefano Accorsi è versatile e talentoso e
soprattutto ha dimostrato che quando non si prende troppo sul serio
è in grado di regalare personaggi e interpretazioni memorabili.

The Bad Guy 2 Claudia Pandolfi – Foto Cortesia di

Un mondo di
donne

Ma si sa che un
personaggio, per quanto caratterizzato bene, non…

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